venerdì 2 novembre 2007

Derry…

Qui a Derry le giornate scorrono tutte uguali. Scivolano veloci lungo i vicoli della walled city come la pioggia che quasi quotidianamente bagna questo Paese. Comincio a riconoscere le persone per strada. Non conosco i loro nomi, ma i loro volti mi sono familiari. Sembra di essere in un luogo senza tempo dove ogni giorno si ripete uguale all’altro, cambia solo il pub.

Non che non sia divertente, ci siamo trovati subito bene tra noi “leonardini” e con le persone che abbiamo conosciuto qua. Anche con quelli del “progetto Zeno” (acerrimo rivale del “Progetto Leonardo”). Mi chiedo solo se quando finiranno questi tre mesi avrò migliorato il mio inglese? E quanto? Tra un paio di giorni torno a Belfast, lì sembrano parlare un’altra lingua, e alla velocità della luce!

Comunque questa casa dove sto adesso è veramente uno spettacolo. Se fossi rimasto a Derry sarei voluto venire a vivere qui: tutti i comfort, ma la casa cade a pezzi. La cosa fantastica è che quando apri la porta non sai mai chi trovi dentro. O a cena. O meglio ancora, la mattina sul divano (che dorme lì perché non è arrivato al letto, o semplicemente perché un letto non ce l’ha!). È il luogo migliore per esercitare l’inglese: gente nuova tutti i giorni. E almeno una festa a settimana.

Vi metto alcune foto della “villa”:

Dritta la porta!


Bagno sulle scale: un lusso per pochi!


il lavandino meritava una foto in solitaria


quale posto migliore per studiare i verbi


Ogni tanto le porte si incastrano e tocca sfondarle


La riconoscete?


Nella prossima puntata metterò le foto dei punti negativi :-)

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